Torna la possibilità di aprire supermercati in centro

  • Categoria: Territorio
  • Pubblicato: Giovedì, 16 Ottobre 2025 10:03
  • 16 Ott

Presentate le linee guida del Piano di Governo del Territorio: meno consumo di suolo, incentivi alla rigenerazione e maggiore attenzione alla sostenibilità. Il nuovo Pgt punta sulla rinascita urbana.

Dopo anni di blocco, con il nuovo Piano di Governo del Territorio (Pgt) torna la possibilità di aprire supermercati e medie strutture nel centro storico. La novità è emersa ieri durante la presentazione delle linee guida del documento, che ha superato la Valutazione ambientale strategica (Vas). A illustrare i contenuti del piano sono stati il sindaco Andrea Ceffa, la vicesindaca Aurelia Boccia, l’assessore all’Urbanistica Riccardo Ghia e due dei redattori del Pgt, Paolo Giuliani e Licia Morenghi.

«Sono state individuate tre aree: il centro storico, la zona semicentrale e quella esterna alla statale 494» ha spiegato Ceffa. Nel cuore della città sarà nuovamente possibile aprire medie strutture di vendita – negozi tra i 250 e i 2.500 metri quadrati – oggi non previste.

L’obiettivo è contrastare la desertificazione commerciale del centro, pur con i limiti imposti dagli edifici esistenti. Le nuove aperture potranno riguardare attività di abbigliamento, arredamento o market di quartiere.

Oltre agli oneri di urbanizzazione e perequativi, verranno richieste forme di compensazione aggiuntive, ad esempio la partecipazione alle iniziative del Distretto del Commercio, che attribuirà punteggi premianti ai progetti.

Ogni proposta edilizia dovrà superare un “filtro” di oltre venti parametri, volto a garantire il rispetto dei principi di sostenibilità, qualità paesaggistica e resilienza climatica.

Uno dei punti centrali del nuovo piano riguarda la riduzione del consumo di suolo: «Abbiamo tagliato del 34,85% le aree edificabili, pari a 640.843 metri quadrati» ha sottolineato Giuliani.

Le superfici non più destinate a trasformazioni torneranno agricole o libere, secondo criteri ambientali e funzionali: mancanza di accessibilità, isolamento, incoerenza con i modelli insediativi e assenza di sottoservizi.

«In questo modo – ha aggiunto Giuliani – si riduce la pressione sulle aree naturali e agricole, concentrando lo sviluppo nei contesti urbani già esistenti e migliorando la sostenibilità dei servizi».

Il piano prevede anche incentivi alla riqualificazione urbana. Chi deciderà di demolire edifici produttivi o residenziali degradati, cedendo l’area bonificata al Comune, potrà ottenere in permuta superfici pubbliche per nuovi interventi. Sono stati individuati oltre 54 mila metri quadrati destinati a favorire la rigenerazione tramite bandi e permute.

Tra i contenitori da recuperare figurano l’ex macello, l’ex tribunale, il lascito Pensa e il Colombarone.

«L’obiettivo – si legge nel documento – è costruire una città più equa, accessibile e vivibile, potenziando la dotazione pubblica di servizi».

Con la pubblicazione sul sito del Comune dei documenti relativi alla Vas, è ora possibile per cittadini, associazioni e proprietari presentare osservazioni o proposte entro il 27 novembre. I contributi possono essere inviati via posta elettronica certificata, raccomandata o consegnati direttamente all’ufficio protocollo comunale.