Castello: il Comune verso l’acquisizione

  • Categoria: Territorio
  • Pubblicato: Mercoledì, 10 Dicembre 2025 12:23
  • 10 Dic

Il conto alla rovescia è iniziato: nel giro di un paio di mesi, il Demanio dovrebbe ultimare gli ultimi documenti necessari e il Comune di Vigevano potrà finalmente procedere all’acquisizione del castello visconteo-sforzesco.

Un passaggio storico, ma non scontato, che richiede compattezza politica all’interno della maggioranza che sostiene l’attuale amministrazione.

«Porterò il piano di valorizzazione in giunta per discuterlo con i vari partiti – spiega il sindaco Andrea Ceffa –. Restano alcuni aspetti da chiarire. Comprendo le perplessità sui costi, ma le cifre circolate in questi mesi non sono corrette».

L’iter per il trasferimento della proprietà è ripartito nel 2022 e, da allora, gli uffici comunali hanno lavorato alla revisione del piano di valorizzazione, integrando le osservazioni della Soprintendenza. Un documento che, informalmente, avrebbe già raccolto alcuni consensi. Ora, però, si avvicina la fase decisiva.

«Formalmente sarà il ministero a cedere il bene al Comune – precisa Ceffa –. La destinazione d’uso rimarrà quella attuale: archiviata l’idea di un albergo di prestigio, il castello continuerà a ospitare spazi per esposizioni ed eventi».

Il complesso accoglie già numerose realtà culturali: il Museo internazionale della calzatura, la Pinacoteca civica, il Museo archeologico nazionale della Lomellina e Leonardiana, il museo virtuale dedicato a Leonardo da Vinci. Nel corso degli anni sono stati inoltre restituiti al pubblico vari ambienti, dalle scuderie alla Sala del Duca, dalla Sala dell’Affresco alle strade coperte e sotterranee. Restano ancora inutilizzati i vasti spazi ai piani superiori del Maschio e l’area ottocentesca, destinata a diventare la futura sede del sistema bibliotecario cittadino.

A pesare sul confronto politico sono soprattutto i costi di gestione: lo scorso maggio Forza Italia e alcune forze di opposizione avevano espresso contrarietà all’operazione, temendo un disavanzo annuo di circa 600 mila euro. «Ribadisco che quelle cifre non sono reali – afferma Ceffa –. Già oggi sosteniamo la manutenzione straordinaria del castello, e da quando ce ne occupiamo abbiamo investito 20 milioni di euro».

Solo nei primi mesi del 2025, ricorda il sindaco, sono stati spesi 485 mila euro per la copertura del Maschio, danneggiata dal nubifragio dell’agosto 2023. «Se non fossimo intervenuti più volte – sottolinea – il castello sarebbe chiuso da anni, perché il Demanio non se ne sarebbe fatto carico».

Per il futuro si valuta anche una gestione tramite una fondazione mista pubblico-privato, modello già adottato in altre città. Un’ipotesi che potrebbe consentire di affrontare la manutenzione – onerosa e complessa – di quello che, una volta acquisito, diventerà uno dei più grandi complessi monumentali d’Europa.