Sabato mattina presso il teatro Cagnoni si è tenuto il convegno “Ritorno alla giustizia di prossimità” in cui era ospite anche il sottosegretario alla giustizia Andrea Delmastro Delle Vedove.

Durante il suo intervento, il sottosegretario alla giustizia ha detto: «Siamo pronti ad elaborare una controriforma sulle circoscrizioni giudiziarie. Non possiamo riaprire tutti i 31 tribunali soppressi e non intendiamo riaprire semplicemente quelli di prima come erano. La riforma va superata, costruendo percorsi insieme ai territori. Ho sempre contrastato la revisione della geografia giudiziaria, perché pensavo che non avrebbe funzionato. Alla fine, non solo non ha prodotto gli esiti desiderati, ma ha significato per tutte le città colpite un impoverimento professionale, culturale ed economico, oltre ad aver spento luci di legalità sul territorio».

A sostegno del Tribunale di Vigevano c'era persino un parere della commissione del Senato in cui si consigliava di tenere conto della necessità di contrastare le infiltrazioni della criminalità calabrese e di considerare l'impossibilità di Pavia di ospitare entrambi i tribunali.

«Vogliamo prenderci il tempo per rivedere la cosiddetta geografia giudiziaria, intesa come luogo dove realizzare servizi al cittadino, e riaccendere luci di legalità nei territori - ha continuato Delmastro -. Vogliamo la giustizia di prossimità e voi sindaci dovete darci una mano: non possiamo ripristinare tutti i tribunali soppressi dalla riforma del 2012, dobbiamo mettere in campo dei progetti concreti: c'è bisogno, per esempio, del "tribunale del Ticino", ovvero un'area vasta, più grande di quella che era prima, con determinate specificità. Faccio riferimento a un'area omogenea sotto il profilo sociale, economico e culturale, con l'accordo delle comunità e dei sindaci. Vi porto l'esempio di Bassano del Grappa, dove è stata ridisegnato un'area molto omogenea, con l'accordo di tutti, proponendo il "tribunale della Pedemontana". Questo è il lavoro da fare: costruiamo un percorso assieme e voi territori dovete farvi parte dirigente di questo processo. Noi non possiamo sostituirci ai sindaci, ai presidenti della Province o ai presidenti delle Regioni, che, per altro, hanno già presentato delle proposte di legge con le quali sono pronte ad assumersi una parte degli oneri di gestione di quei tribunali».

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