Bando Innodriver III Edizione Regione Lombardia: il progetto "Pista Ciclabile Intelligente""

Vigevano Web srl è il Centro Ricerche e Trasferimento Tecnologico (CRTT) accreditato QuESTIO individuato da M2P srl per la realizzazione del progetto “Pista Ciclabile Intelligente”.

M2P, che si occupa di progettazione di infrastrutture viabilistiche, ha realizzato nel 2018 (con relativa conclusione dei lavori nel 2019) una “pista ciclabile intelligente”. I lavori sono stati commissionati dai Comuni di San Donato Milanese e Peschiera Borromeo, i quali nel corso del 2016, hanno manifestato l’interesse a partecipare al bando regionale POR FESR 2014/2020 Asse IV Misura Mobilità Ciclistica ed hanno quindi predisposto il relativo Progetto Preliminare per la mobilità ciclistica. L’intervento è stato realizzato e ha prodotto, fra gli altri risultati, il percorso ciclo – pedonale con il seguente tracciato: San Donato Milanese – Via Gela‐Paullese, in superamento del fiume Lambro e alla rotatoria di svincolo Paullese‐Di Vittorio – Peschiera Borromeo.

Il programma di ricerca “Pista Ciclabile intelligente” ha visto l’impresa proponente incaricare il CRTT accreditato QuESTIO Vigevano Web dell’avvio di una fase di attivazione e relativa sperimentazione di alcuni “smart modules” che la pista ciclabile è stata preventivamente predisposta ad ospitare.

Il progetto si è articolato nelle seguenti azioni:

  1. Scouting tecnologico riguardo l’apparato di sensori da applicare alla pista ciclabile: si sono identificate le tipologie di possibile applicazione, tra le quali se ne è scelta una per la sperimentazione, il sensore di passaggio;
  2. Installazione e testing dell’apparato sensoristico: esso è stato disposto in tre punti corrispondenti alle estremità e al punto intermedio della pista ciclabile;
  3. Programmazione della piattaforma base per la raccolta delle informazioni: si è predisposto un semplice database sviluppato in mysql con accesso in php;
  4. Sperimentazione e tuning del sistema per la fase di input dati: tale fase ha avuto una durata di 9 giorni durante il mese di Marzo 2021;
  5. Individuazione, implementazione e prima valutazione dei risultati: è stato individuato un indicatore qualitativo come output della elaborazione dei dati raccolti (passaggi completi sulla pista ciclabile nell’unità di tempo); tramite esso sono state compiute delle interrogazioni a posteriori sul database per verificarne l’espressività
  6. Individuazione di nuovi protocolli per la progettazione intelligente: si è valutata la possibilità di sviluppare un set di API con output in formato XML compatibile con le specifiche del protocollo E015.

I risultati conseguiti dal presente progetto sono stati pertanto i seguenti:

1. Un apparato di esperienze significativo legato alla raccolta e prima gestione dei dati sensoristici di una struttura complessa come una pista ciclabile; tale apparato rende il caso della presente sperimentazione un prototipo funzionale completamente testato e pronto per essere replicato, pur nelle sue funzioni essenziali;

2. Una piattaforma informatica in grado di fungere da scheletro per lo sviluppo di un sistema di elaborazione di big data relativi alla mobilità dolce;

3. Un protocollo a disposizione di M2P per la “qualificazione intelligente” di una infrastruttura di comunicazione, da poter applicare come approccio metodologico a tutte le future progettualità sviluppate dall’impresa (E015).

Il progetto “Pista Ciclabile Intelligente”, pertanto, ha prodotto un’innovazione di processo in relazione alle attività di progettazione di infrastrutture viabilistiche (in particolare piste ciclabili). Se infatti, prima del presente progetto, tale attività di progettazione prevedeva di fatto una “predisposizione” di apparati smart, senza occuparsi direttamente delle funzionalità e dei risultati di tale predisposizione, il fatto che, attraverso il presente progetto, si sia condotta un’attività di sperimentazione e di implementazione di smart features da parte del medesimo soggetto che ha curato l’infrastruttura fin dalla sua prima ideazione, ha consentito di poter condurre un vero e proprio backtracking (dalle conseguenze risalire alle premesse) in modo da giungere a nuove progettazioni con maggiore consapevolezza operativa in relazione alle tematiche Smart City.

Le attività di progetto hanno preso le mosse da un TRL (Technology Readiness Level) di grado 5 – Validazione della tecnologia nell’ambiente rilevante. Alla conclusione delle attività di progetto è stato raggiunto un TRL di grado 7 – Dimostrazione nell’ambiente operativo.

Il progetto "Hot Stuff" è stato ammesso a contributo da Regione Lombardia a valere sul Bando INNODRIVER ‐S3 ‐ Edizione 2019 ‐ Misura A.