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29/11/2024 14:55
I sindacati della Scala dichiarano lo stato di agitazione del corpo di ballo a poco più di una settimana dalla Prima del Piermarini del 7 dicembre. L’annuncio, arrivato nel giorno dello sciopero generale. A suscitare la protesta, la possibile proroga del direttore uscente, Manuel Legris, in scadenza di contratto a novembre 2025. Il neo-sovrintendente, Fortunato Ortombina, che sarà pienamente operativo da febbraio, aveva spiegato di voler confermare Legris anche per il 2026, in attesa che Roberto Bolle, ormai noto come successore in pectore, liberi la sua agenda da star internazionale della danza.
Ma la cosa non piace ai sindacati, che apprezzano l’idea di Bolle, ma hanno con Legris un rapporto ormai lacerato in profondità. La proroga, spiegano le sigle interne, avverrebbe nonostante le parole della scorsa primavera dello stesso Legris, che aveva annunciato al suo l’intenzione di non proseguire la collaborazione con la Scala. Una rottura che rientra evidentemente nella categoria “non ricomponibili”.
Da qui, lo stato di agitazione, anche se – assicurano i ballerini – fino a metà dicembre non ci saranno azioni di particolare natura. Il sentimento comune, infatti, è che non sia nell’interesse di nessuno mettere a rischio la Prima del 7 dicembre.