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13/02/2025 16:17
Tra i dubbi del Comune e degli ambientalisti, avanza il progetto dell’impianto di pirolisi dei rifiuti a Sannazzaro de’ Burgondi. Giovedì si è tenuta la prima conferenza dei servizi in Provincia sul progetto, che era stato bocciato lo scorso anno ma ora è stato ripresentato.
La pirolisi è una tecnica che consiste nello smaltimento della gomma bruciata a temperature elevate. Anni fa, nell’area ex Valdata di Retorbido, era stato presentato un progetto analogo per un impianto in pirolisi, un piano che non è andato in porto per le proteste del territorio oltrepadano.
L’impianto previsto a Sannazzaro sorgerebbe a ridosso della raffineria Eni. Il Comune, pur non entrando nel merito del progetto, ha manifestato diverse perplessità, in quanto nelle vicinanze dell’oleodotto sarebbe stata ritrovata falda di acqua inquinata. Si chiedono quindi certezze sulla salubrità dell’acqua.
Gli stessi dubbi del sindaco Zucca sono cavalcati dall’associazione “Futuro sostenibile in Lomellina”. Gli ambientalisti, in una nota, ricordano come i cittadini stiano aspettando i risultati delle analisi di terra, aria e suolo dopo l’incendio del 2016 alla raffineria. L’impianto di pirolisi dei rifiuti rischia di essere una bomba a orologeria, in un territorio già fortemente a rischio per l’ambiente.