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07/10/2025 17:15
L'ex Maresciallo Giuseppe Spoto presenta un ricorso al riesame contro il decreto di perquisizione da parte della procura di Brescia, nell'ambito dell'indagine sull'ex procuratore Mario Venditti per corruzione in atti giudiziari. Spoto si oppone al sequestro dei device (telefoni e computer di casa sua), ma soprattutto chiede di sentire le intercettazioni delle telefonate tra lui e Andrea Sempio, indagato in questa seconda inchiesta sul delitto di Garlasco. Finora l'ex maresciallo dei carabinieri non ha avuto modo di sentire gli audio, se non in televisione. Le intercettazioni risalgono al 2017, anno in cui per la prima volta Sempio venne indagato per il delitto di Chiara Poggi, per il quale sta scontando una pena definitiva l'ex fidanzato Alberto Stasi. Al centro delle indagini ci sono le telefonate tra Spoto e Sempio, nell'ambito di indagini che, secondo la procura di Brescia, sono state caratterizzate da una serie di anomalie, tra cui l'omissione delle trascrizione delle telefonate stesse. Inoltre sotto la lente c'è il fatto che Spoto si sarebbe trattenuto con Sempio (sul suo luogo di lavoro) un tempo eccessivo per consegnargli una notifica a comparire. Secondo Spoto, difeso dall'avvocato Marco Casali, quegli audio andrebbero sentiti in modo completo. Per questo è stato presentato un ricorso al tribunale del riesame contro il decreto firmato dal procurato Francesco Prete e dal sostituto procuratore Claudia Moregola. La stessa che starebbe svolgendo un'inchiesta della procura di Brescia nella quale è stato sentito il costruttore Carlo Primo Boiocchi, indagato nell'inchiesta Clean 2, in cui sono coinvolti i carabinieri pavesi Maurizio Pappalardo e Antonio Scoppetta, che lavoravano entrambi nell'ufficio della polizia giudiziaria della procura di Pavia negli anni in cui era in servizio Venditti.