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20/11/2024 17:46
Alessia Pifferi, pm chiede altro tempo per indagare su psicologhe

La Procura di Milano ha chiesto un'ulteriore proroga delle indagini nel procedimento che vede indagate quattro psicologhe del carcere San Vittore e l'avvocata Alessia Pontenani, nel secondo filone di inchiesta sul caso di Alessia Pifferi, la 38enne condannata all'ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlioletta Diana di meno di un anno e mezzo, abbandonandola da sola in casa per sei giorni nel luglio del 2022.

La tranche di indagine, sempre coordinata dal pm Francesco De Tommasi, ipotizza una presunta "manipolazione", anche attraverso un test falsificato, per aiutare Pifferi ad ottenere la perizia psichiatrica nel processo. Perizia che poi stabilì che la donna era pienamente capace di intendere e di volere.

La nuova richiesta di proroga (la prima era stata concessa lo scorso marzo) riguarda, in particolare, le prime due psicologhe che furono iscritte nel registro degli indagati: una 59enne e una 44enne. Indagate che, come le altre, respingono le accuse.

"Sono affranta e basita. Sono riusciti a spaventarmi e umiliarmi per motivi che fatico a comprendere", aveva detto la 59enne. La Procura nell'inchiesta, che ha sollevato forti proteste degli avvocati per gli accertamenti anche su una loro collega, ha evidenziato, come riportato negli atti, punteggi "inseriti" prima del "test di Wais" su Pifferi e una relazione firmata da chi non era presente alle valutazioni, effettuate anche da chi, poi, non le certificò. E il tutto, secondo gli inquirenti, con presunte variazioni nei documenti in corso d'opera.

L'istanza di proroga delle indagini per altri sei mesi è stata inoltrata nei giorni scorsi al gip Fabrizio Filice e poi notificata alle parti.