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07/08/2025 16:05
Nel complesso di case popolari di via degli Etruschi 2, nella periferia Est di Milano, manca un custode in servizio. L’incarico sarebbe vacante, ma l’ex custode, ormai in pensione, continua a occupare la portineria, di fatto impedendo l’arrivo di un successore.
La situazione non è isolata: nei quartieri Molise e Calvairate – dove si trovano circa 3 mila alloggi popolari, per il 90% gestiti da Aler (Regione Lombardia) e il resto da Mm (Comune) – mancano all’appello sei custodi. Una presenza considerata fondamentale dai residenti per contrastare fenomeni come lo spaccio, le occupazioni abusive e il degrado degli spazi comuni.
«Il custode è il primo presidio di sicurezza per chi vive qui», fa sapere Grazia Casagrande, presidente del comitato Calvairate-Molise-Ponti. Il comitato ha raccolto 300 firme per denunciare i disagi: cantine, solai e scale spesso invasi da rifiuti, persone che dormono abusivamente negli spazi comuni, cortili sporchi, cancelli rotti.
Le segnalazioni vengono inviate regolarmente ad Aler e alla Regione, ma – secondo Casagrande – senza ricevere risposte. I problemi sono stati portati anche in Commissione IX al Pirellone, accompagnati da documentazione fotografica.
Il comitato organizza anche corsi di italiano, doposcuola e distribuzione alimentare, ma chiede con forza maggiore ascolto: «Con Mm c’è un confronto ogni quattro mesi. Con Aler, invece, il dialogo è assente. Se ci fosse una controparte più collaborativa, potremmo migliorare molto la qualità della vita del quartiere».
Sul tema è arrivato anche il commento di Nicola Di Marco, capogruppo Movimento 5 Stelle Lombardia, che ha parlato di una scelta della regione che non prende atto di come gli edifici necessiterebbero di un intervento complessivo di manutenzione straordinaria e ordinaria, volto alla riqualificazione delle parti comuni nonché alla messa a norma e alla ristrutturazione degli alloggi attualmente non Assegnati.
Il timore espresso dai residenti è che l’area Calvairate-Molise finisca per diventare una zona marginale, stretta tra l’ex Macello e lo scalo di Porta Romana. Ora l’attenzione è rivolta al nuovo presidente Aler: i cittadini sperano in un cambio di passo.