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13/02/2025 18:24
Quello di giovedì 13 febbraio, potrebbe essere stato l’ultimo giorno di ricerche del corpo di Johanna Nataly Quintanilla Valle. Dopo 4 giorni di serrate ispezioni dei luoghi indicati da Pablo Gonzalez Rivas, ora in carcere con l'ipotesi di omicidio volontario della compagna, ancora non si hanno tracce del borsone (con all’interno il corpo di Johanna) che lui stesso avrebbe “abbandonato” in una zona compresa tra Inzago e Cassano D'Adda.

Le ricerche si sono concentrate anche nella zona del naviglio della Martesana, con l’ausilio di droni e la sezione fluviale dei Vdf. Ma anche di terra: i vigili del fuoco hanno battuto determinate aree, a piedi, su indicazione delle risultanze di alcune indagini tecniche.

Ci sono elementi agli atti dell'inchiesta che fanno ipotizzare che il 48enne sia uscito di casa allontanandosi in auto, non solo nel tardo pomeriggio del 25 per raggiungere la zona di Cassano d'Adda, ma anche la mattina stessa di quel giorno, muovendosi poco prima delle 9 e rientrando nell'abitazione poco dopo le 10. E proprio in quel lasso di tempo potrebbe aver nascosto il cadavere, magari in un luogo non così lontano dalla sua abitazione nel quartiere Bicocca di Milano. Là vicino appunto c'è anche il naviglio della Martesana. Inoltre, nell'inchiesta coordinata dall'aggiunta Letizia Mannella e dalla pm Alessia Menegazzo e condotta dai carabinieri del Nucleo investigativo, si lavora anche sull'ipotesi della premeditazione. Si è saputo, tra l'altro, che in una testimonianza la datrice di lavoro di Nataly, che faceva la baby-sitter, ha raccontato a verbale che "negli ultimi tre giorni" la 40enne era "agitatissima".

La sensazione degli inquirenti è che Gonzalez non abbia voluto affatto dare un aiuto per far ritrovare il corpo. Nessun riferimento nel suo verbale al fatto che anche la mattina del 25 è uscito di casa e si è allontanato, rimanendo fuori più di un'ora. Da qui l'ipotesi che proprio in quei momenti si sia sbarazzato del cadavere e che non abbia alcuna intenzione di farlo ritrovare, anche alla luce della sua versione su un omicidio non volontario durante un gioco erotico. L'autopsia, infatti, potrebbe fornire elementi sulle cause della morte. E tutto il materiale sequestrato potrebbe essere utile nella ricostruzione del movente, dalle ragioni economiche fino a una possibile 'doppia vita' del 48enne.