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21/11/2024 13:38
Quasi due anni fa è toccato a via Montegani. Qui l’ultimo lastricato di granito in una strada di periferia è stato sostituito con uno strato di asfalto. Nei prossimi due anni toccherà ad almeno dieci vie di Milano: via Meravigli, via De Amicis, via Medici, via Chiossetto, via Corridoni, via Leoncavallo, tratti di corso di Porta Romana e piazza Principessa Clotilde. Lo storico pavé, che rende unica la città, sarà rimosso.

In centro, con il coinvolgimento della Sovrintendenza, l’asfalto sarà colorato di rosso, una soluzione più costosa ma esteticamente apprezzata. La decisione è stata annunciata dal Comune di Milano durante la commissione bilancio e mobilità. Tra i motivi principali c’è la costante manutenzione richiesta dal pavé. Solo dal luglio 2023 sono stati effettuati 1.800 interventi su una superficie di 1.200 metri quadrati.

Ma il pavé è un elemento distintivo del paesaggio urbano milanese, in particolare nel centro storico. Per chi è nato e cresciuto in città sono tanti i ricordi di infanzia legati alla pavimentazione di granito: dalle cadute in bicicletta, al suono delle ruote dei tram o le passeggiate con i nonni nei quartieri storici.

Ma il pavè è anche sinonimo di un’estetica romantica. Si pensa ai vicoli dei Navigli o alle serate di pioggia, quando la pietra riflette le luci della città. Molti lo vedono come un tesoro da preservare.

Non tutti, però, lo amano. Per alcuni è un ostacolo alla modernità: difficile da mantenere, rumoroso e poco comodo per bici e moto.

Certo è che i blocchi di granito consumati dal tempo custodiscono le storie di un passato che vive ancora sotto i passi di chi attraversa quelle strade.