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21/11/2024 17:45
Nubi grigie si sono addensate su Pavia negli ultimi giorni. La fase 2 dell’inchiesta Clean e, parallelamente, il blitz di martedì della Finanza in comune per il progetto del parco di Via Moruzzi, destano profonda preoccupazione.

Chi è la gola profonda che ha fornito nuovi spunti agli inquirenti? Quanti capitoli dell’indagine Clean ci saranno ancora dopo il terremoto delle prime due operazioni? Domande che si rincorrono tra gli addetti ai lavori in città. Il sindaco Michele Lissia, nella prima serata di mercoledì, ha affidato ad un lungo post su Facebook il suo pensiero.

“Le inchieste di cui abbiamo letto in questi giorni adombrano un quadro inquietante che lascia tutti sconvolti, anche perché riguardano tra l'altro soggetti che operano in istituzioni dedite al controllo del rispetto delle legge”.
“In questo contesto – ha quindi proseguito Lissia - si è inserita la notizia dell'inchiesta, non sappiamo se collegata o meno alle altre, che afferisce direttamente al Comune di Pavia.

Come cittadino e come capo dell'amministrazione continuo a nutrire fiducia nell'apparato amministrativo comunale, composto da uomini e donne che tutti i giorni lavorano al servizio della collettività con competenza e onestà”.
“Al contempo – sottolinea il sindaco - sono grato ai magistrati e finanzieri che stano conducendo una enorme attività investigativa nell'interesse di tutti noi”. Lissia si appella alla trasparenza e alla partecipazione non escludendo una verifica sui progetti passati.

Nel frattempo l’inchiesta Clean 2 prosegue e, dopo Antonio Scoppetta e Maurizio Pappalardo, anche l’imprenditore Carlo Boiocchi si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice. Boiocchi, 51 anni, è agli arresti domiciliari con le accuse di corruzione e abuso edilizio.