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01/09/2025 18:04
La data ufficiale segnata sul calendario rimane quella del 24 ottobre, prossima udienza dell’incidente probatorio relativo alle nuove indagini sull’omicidio di Garlasco, ma qualcosa di significativo potrebbe accadere anche prima. Secondo indiscrezioni ci sarebbe stato un incontro nelle scorse ore alla presenza di avvocati, periti ed esponenti della procura per definire le prossime tappe. In atto, infatti, ci sono diversi accertamenti. Il primo, come noto, è quello relativo al dna ritrovato sulle unghie di Chiara Poggi e che dovrà essere analizzato dalla perita Denise Albani. Alcuni quotidiani hanno riportato che, oltre alla sequenza maschile che la procura ritiene di poter attribuire ad Andrea Sempio, le attenzioni si stiano concentrando anche su un’altra traccia, che apparterrebbe a una persona di sesso femminile. Una traccia presente sul pollice della mano sinistra (dove si troverebbe – sempre secondo la tesi investigativa – anche un campione riconducibile ad Andrea Sempio) e che venne già analizzata nel 2007 alla presenza del consulente della difesa di Alberto Stasi, unico condannato in via definitiva per l’omicidio. La traccia femminile venne, all’epoca, giudicata “non utile” dai Ris, ma si vorrebbe provare a rianalizzare i dati grezzi (dato che il campione biologico fu interamente consumato per effettuare le analisi dell’epoca) con le tecnologie attuali. Proseguendo con le analisi disposte per l’incidente probatorio, va ricordata quella sulle impronte ricavate dalla spazzatura prelevata dalla casa di via Pascoli, di cui si attendono ancora i risultati. Fuori – almeno per il momento – dall’incidente probatorio c’è la nuova consulenza che la procura di Pavia ha chiesto poco prima di Ferragosto all’antropologa forense Cristina Cattaneo, chiamata ad accertare nuovamente la causa della morte di Chiara Poggi. Una consulenza che potrebbe fornire alla procura le basi per una ricostruzione diversa dell’omicidio, dato che, sulla base della dinamica cristallizzata nella sentenza definitiva con cui fu condannato Alberto Stasi, sarebbe difficile inserire la presenza di più persone sulla scena del crimine come invece ipotizzato nelle nuove indagini.