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05/08/2025 16:42
Nonostante i tre casi conclamati in Lombardia, uno a Milano e due in provincia di Pavia, e la situazione ben più grave nel Lazio e in Campania, dove dall’inizio dell’anno si contano oltre 100 infezioni e 13 decessi, per l’Istituto superiore di Sanità non è possibile parlare di un vero e proprio allarme per la febbre West Nile, indotta da un virus trasmesso dalla zanzara all’uomo. A dirlo, sono i numeri, in linea con gli anni passati: i 41 casi con 3 decessi nel 2024 in tutta Italia, e i 155 malati (con 13 decessi) l’anno precedente.
Sebbene nella maggior parte dei casi i contagiati non presentino alcun sintomo e i casi più gravi riguardino meno dell’1% delle persone infette, l’attenzione delle autorità sanitarie resta alta: martedì il ministro della Salute Schillaci ha riferito sulla diffusione del virus davanti alla commissione Affari sociali del Senato.
Come la Dengue , la West Nile è una malattia provocata da un virus veicolato da zanzare, anche se le dinamiche di diffusione sono diverse. Mentre per la Dengue il  ciclo è uomo-zanzara-uomo, per la West Nile i serbatoi sono gli  uccelli e il vettore la zanzara che pungendoli può infettare, oltre all’uomo, anche altri animali, in particolare i cavalli. Per capire meglio di cosa si tratta abbiamo incontrato Daniele Vigo, professore di fisiologia veterinaria dell’Università di Milano.