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18/10/2024 14:56
Da giorni l’aria si è fatta sempre più pesante a Parona, a causa dei forti odori provenienti dalla fonderia Intals. Come fa sapere il Comune in una nota, sono 17 le segnalazioni di miasmi pervenute da mercoledì in municipio, 42 se si prende in esame il periodo dal primo settembre ad oggi.
Un problema irrisolto di cui si parlerà anche giovedì alle 21 nella prima riunione della Consulta dell’ambiente, in cui il piatto forte sarà la relazione del sindaco Massimo Bovo sui disagi olfattivi causati dai fumi neri provenienti dall’acciaieria Intals.
Da mercoledì mattina l’aria è irrespirabile nei pressi degli stabilimenti di Parona. Un problema che ha spinto il Comune nel pomeriggio stesso a richiedere un incontro alla direzione di Intals. Una riunione da cui però, secondo quanto reso noto dall’amministrazione, l’azienda non avrebbe prospettato una soluzione al problema dei cattivi odori, al quale non avrebbero contribuito gli agenti atmosferici, come la pioggia e il vento degli ultimi giorni.
Il Comune ha precisato che tutte le segnalazioni di cattivi odori sono state subito inoltrate agli enti competenti, Arpa e Ats per i controlli, la Provincia di Pavia per le autorizzazioni. Enti a cui sono stati inviati anche ben quattro rapporti.
Una situazione diventata ormai insostenibile in paese, al punto che l’amministrazione fa sapere che sta valutando ogni azione legale e amministrativa possibile per tutelare i cittadini, oltre “all’impegno costante di stimolo verso gli enti preposti alle prescrizioni e ai controlli”. Il Comune fa sapere di volersi rivolgere a uno studio esperto in tematiche ambientali per capire i passi successivi da intraprendere.
Da tempo si parla di una revisione dell’autorizzazione a produrre per la Intals, dopo le criticità emerse nella campagna di monitoraggio degli odori, perlopiù riconducibili alla zona industriale. A inizio marzo all’azienda erano stati concessi sei mesi di tempo per risolvere il problema dell’impatto odorigeno dato dalle emissioni provenienti dagli stabilimenti.
Tempo scaduto, quindi. Il Comune ha spiegato che, dopo l’ultimo incontro con Provincia e Arpa, l’autorizzazione per la fonderia Intals sarà rivista con parametri più stringenti. Basterà questo a placare le proteste dei paronesi?