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21/11/2024 16:10
Nonostante le numerose proteste degli inquilini e gli appelli alle istituzioni locali, dovrebbero iniziare venerdì 22 novembre i primi rogiti per la cessione del patrimonio immobiliare del pio albergo Trivulzio al fondo gestito da INVIMIT. Un’operazione giudicata necessaria per risanare l’indebitamento della storica Baggina milanese, che però ha sollevato fin da subito molte preoccupazioni tra residenti e i sindacati.

Secondo un comunicato inviato dal comitato degli inquilini del Pat l’operazione di vendita avverrà senza la dovuta trasparenza: per chi vive nelle case del Trivuzlio, infatti, non è stato pubblicato nessun atto amministrativo relativo alla cessione e non sono stati resi noi gli obiettivi economici dell’operazione. La paura, infatti, che l’ingresso del fondo possa portare all’aumento dei canoni di locazione, mettendo in difficoltà numerose famiglie, alcune anche già raggiunte da richieste di sfratto.

La cessione riguarderà oltre mille alloggi, che storicamente sono stati destinati dal Pio Albergo Trivulzio a garantire abitazioni a prezzi calmierati per lavoratori e pensionati. Tuttavia, a parte una piccola parte di case affittate a famiglie, circa 300 appartamenti sono attualmente vuoti, mentre altri sono gestiti da società che li affittano per brevi periodi.

Inquilini e sindacati chiedono così la sospensione di qualsiasi operazione di vendita e l’inizo di un confronto concreto con il Pat e con le istituzioni per esplorare soluzioni alternative alla cessione degli immobili. Tra le richieste avanzate figura anche la garanzia che non vengano aumentati i canoni e che vengano rispettati gli accordi preesistenti con i singoli inquilini.

Da qui la denuncia del comitato pronto ad intraprendere azioni legali per proteggere gli inquilini e proseguire con determinazione nella mobilitazione per garantire affitti sostenibili e trasparenti.