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16/10/2024 17:27
Davide Calabria, capitano del Milan, è stato sentito come testimone nell'inchiesta milanese, condotta dalla Squadra mobile e coordinata dai pm Paolo Storari e Sara Ombra, sulle curve di San Siro che due settimane fa ha portato a 19 arresti, azzerando vertici e sodali ultrà della Nord interista e della Sud milanista. Stando agli atti dell'indagine di Polizia e Gdf, Calabria nel febbraio del 2023 avrebbe incontrato Luca Lucci, capo degli ultras rossoneri e ora in carcere, in un bar a Cologno Monzese.

Negli atti, però, non viene riportato il contenuto di questo presunto incontro.

Calabria ha spiegato di aver incontrato Lucci, per parlare dei problemi di rendimento, della crisi del Milan in quel periodo. Intanto, tre ultras milanisti arrestati, tra cui appunto il presunto capo Luca Lucci, Christian Rosiello, bodyguard di Fedez (non indagato nell'inchiesta sulle curve) e Riccardo Bonissi, hanno presentato, tramite i loro legali, istanza al Riesame per chiedere la scarcerazione.

Richiesta presentata anche dall'ultrà interista Mauro Nepi. Le udienze devono essere ancora fissate. Altri arrestati della curva rossonera, invece, potrebbero chiedere la revoca della misura con interrogatorio al gip.

Tornano a farsi sentire anche i vertici del tifo organizzato milanista. La curva Sud, attraverso un comunicato, ha spiegato di non aver “mai gestito parcheggi baracchini, bar e non abbiamo mai ricevuto, e soprattutto preteso, biglietti dalla società - prosegue il comunicato della Sud -. Non abbiamo mai gestito cose al di fuori del mondo ultrà o compiuto atti di intimidazione o violenza per accaparrarci profitti da attività tangenziali all'ambiente stadio".