Eventi a Vigevano:

Dal 13-09-2024 al 22-11-2024
Gialli in biblioteca: omaggio a Bianca Garavelli. Edizione Autunno 2024
Dal 05-10-2024 al 27-10-2024
ROSSO Giorno e Notte
Dal 18-10-2024 al 27-10-2024
ONTHE ROAD L’AMERICA CHE NON C'È PIÙ
Dal 19-10-2024 al 03-11-2024
Il viaggio tra letteratura e arte
Dal 19-10-2024 al 03-11-2024
Roberto SOMMARIVA - Antologica

Vedi tutti

Grazie a

Cerca nel sito

Cerca telefono

cognome o nome azienda

Videonews


16/10/2024 18:02
Se non proprio truccati, secondo i giudici di Pavia quei concorsi per entrare in Asm Vendita e Servizi furono almeno condizionati dalla politica. È quanto stabilito dal tribunale di Pavia al termine del processo per la cosiddetta “concorsopoli” di Voghera che ha portato alla condanna a due anni e dieci mesi di carcere e all’interdizione dai pubblici uffici per gli ex vertici della società, l’ex presidente Monica Sissinio e la vice Laura Anselmi, oggi consigliere comunale di maggioranza. Per loro il pm aveva chiesto una pena di 6 anni e due mesi. Condanna più lieve invece per una terza imputata, Laura Quaini, una componente della commissione chiamata a valutare i candidati al concorso: per lei i giudici hanno stabilito una pena di 6 mesi. Il quarto imputato, Michele Chiappa, che al termine di uno dei concorsi contestati era stato assunto come direttore della società, è stato invece assolto. Le accuse principali rimaste in piedi sono quelle di induzione indebita a dare o promettere utilità e falso, mentre è decaduta quella di abuso d’ufficio (anche perché il reato nel frattempo è stato abrogato) e quella di turbativa d’asta per l’assunzione di Chiappa. In pratica nel 2019 nell’ambito di un concorso per l’assunzione di 13 impiegati, l’ex presidente e la sua vice avrebbero caldeggiato (aggiustando i punteggi) l’arruolamento di due candidati “segnalati” da due politici all’epoca molto influenti a livello locale e nel frattempo deceduti, ovvero Giampiero Rocca e Giovanni Alpeggiani, come riferito dai pm nella requisitoria. I difensori dell’ex presidente e della sua vice hanno spiegato di essere in attesa di leggere le motivazioni della sentenza, attese entro 90 giorni, ma hano già annunciato il ricorso contro la sentenza. Le dirette interessate hanno infatti respinto ogni addebito, dicendo al contrario di non essersi mai piegate alla politica e di aver agito in modo trasparente. In forza della sentenza Anselmi, eletta consigliere comunale di maggioranza nelle file di Forza Italia e in seguito passata a Fratelli d’Italia, sarà sospesa dalla carica almeno fino all’eventuale sentenza di appello, in caso questa dovesse ribaltare quella di primo grado. Prenderà il suo posto in maggioranza il primo dei non eletti, ovvero Massimo Maiola.