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25/07/2024 13:36
Citano la Costituzione, l’articolo 9, che parla della tutela dell’ambiente, degli ecosistemi e del paesaggio, ma adombrano anche dubbi sulle ripercussioni sulla salute pubblica, e poi si chiedono: se l’impianto avrà una vita di 20 anni, “come si pensa di ripristinare i danni irreversibili inferti al territorio?”. Sono alcuni stralci delle osservazioni presentate nei giorni scorsi al Ministero dell’ambiente da oltre 300 persone che si oppongono al discusso progetto del parco eolico industriale Monte giarolo. Decine i privati cittadini che hanno scritto direttamente allo Stato per opporsi al progetto, ma altrettante anche le attività economiche (24) e le associazioni (13), in gran parte dalle valli piemontesi Borbera e Curone, ma anche dalla lombarda valle Staffora.
L’azienda proponente, la 15Più energia Srl, con sede nel Bresciano, ha depositato finora un’imponente mole di documentazione progettuale ma, nonostante ciò, cittadini e istituzioni locali tra cui comuni e province hanno espresso perplessità quando non netta contrarietà al progetto. La parte pavese non sarà interessata dall’installazione delle torri, che ricadranno a pochi metri dal crinale ma tutte in territorio piemontese, tuttavia si pensa alla creazione di un strada lunga 23 chilometri, da realizzare sui versanti montani e che secondo il fronte del no “comporterebbe gravi conseguenze per il paesaggio, la biodiversità, per i rischi idrogeologici dovuti alle escavazioni per le fondamenta delle piazzole e delle torri e per gli impatti degli uccelli e pipistrelli, contro le pale”. Tra il Monte Chiappo e il Pian della Mora saranno collocati 12 aerogeneratori, a 50 metri dai crinali, che andranno a interferire con la storica Via del Sale che da Varzi arriva a Sori e con i sentieri del Cai. La contrarietà a questo progetto - avevano sottolineato i comitati durante un recente incontro - non si limita ad un no, viene proposta un'alternativa a basso impatto, consapevole e decisiva per le comunità della valli interessate. Sono le comunità energetiche rinnovabili”.