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03/10/2025 17:32
Un concerto che non è stato solo musica, ma un vero e proprio laboratorio di sostenibilità. Il 18 giugno di quest’anno, Elisa ha portato la sua voce a San Siro davanti a migliaia di fan, trasformando lo stadio in un esperimento unico nel panorama musicale italiano: ridurre l’impatto ambientale di un grande evento live.
Dal palco alle tribune, tutto è stato pensato per abbattere emissioni e sprechi: dall’energia utilizzata all’organizzazione dei trasporti, fino alla gestione dei rifiuti. Sono state accumulate quasi 4 tonnellate di materiale, con una raccolta differenziata che ha superato l’80%. Anche gli spostamenti degli spettatori sono stati ripensati, spingendo molti a scegliere i mezzi pubblici invece dell’auto privata.
Risultato? Oltre il 50% in meno di impatto ambientale rispetto a una esibizione tradizionale. Un impegno che non si è fermato alla notte di San Siro. Da quella esperienza nasce “Plantasia”, il progetto che trasformerà un’ex cava in un parco sonoro, dove musica e natura dialogano grazie a tecniche innovative di fitobonifica e fitoacustica.
I dati su questo evento sono stati presentati davanti a una sala gremita di studenti e studentesse dell’Università IULM di Milano, con numeri che parlano chiaro: la musica può diventare strumento di cambiamento concreto. Elisa, insieme a istituzioni e imprese, ha aperto una strada: dimostrare che anche i grandi eventi live possono lasciare un’eredità positiva.