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06/10/2025 14:06
In Lombardia sono oltre 190mila le persone affette da demenza, e circa 160mila quelle con un decadimento cognitivo lieve. Numeri destinati a crescere, in linea con l’invecchiamento della popolazione, e che pongono la regione davanti a una sfida sanitaria e sociale di primo piano.
È da qui che nasce l’interrogazione del consigliere del Partito Democratico Davide Casati, componente delle commissioni Sanità e Sostenibilità sociale, che chiede di fare chiarezza su cosa Regione Lombardia stia facendo – e cosa intenda ancora fare – per la presa in carico dei pazienti con Alzheimer e altre forme di demenza.

Negli ultimi anni la Lombardia ha, infatti, adottato alcuni strumenti chiave: come appunto il Piano triennale 2024-2026 per l’utilizzo del Fondo Alzheimer e demenze, con una dotazione di quasi 4 milioni di euro, la definizione dei Centri per i disturbi cognitivi e le demenze, e un documento tecnico per la loro gestione in rete. Ma per Casati serve un passo ulteriore:

L’interrogazione chiede anche se la Giunta intenda varare un nuovo Piano regionale demenze, integrato con gli ultimi sviluppi scientifici e tecnologici, e se siano previste azioni per rafforzare la rete regionale e garantire equità di accesso alle cure.

Un richiamo, quello del Pd, che arriva a poche settimane dalla Giornata mondiale dell’Alzheimer, e che mette al centro non solo i pazienti, ma anche le famiglie e i caregiver, chiamati ogni giorno a sostenere il peso crescente di una malattia che, secondo le stime, colpirà oltre due milioni di italiani entro il 2050.