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13/02/2025 18:41
Un nome che ha fatto la storia del calcio, oggi al centro di una vicenda che fa discutere. Stefano Tacconi, ex portiere della Juventus e della Nazionale, ha ottenuto il via libera per una casa popolare a Milano, più precisamente, per il trasferimento da un’abitazione a un’altra. Nulla di irregolare, ma la velocità dell’assegnazione ha sollevato più di una perplessità.

Come ricostruito da un noto quotidiano nazionale, dopo l’aneurisma cerebrale che lo ha colpito nell’aprile 2022, Tacconi ha affrontato una lunga riabilitazione, con un periodo in cui ha dovuto usare la sedia a rotelle.
La moglie Laura Speranza ha quindi presentato domanda per una casa popolare, partecipando al bando chiuso il 17 aprile 2023. In meno di due mesi, il 7 luglio, è arrivata la firma del contratto per un immobile nell’hinterland milanese. Ma a sorprendere ancora di più è stata la rapidità con cui, a novembre, la famiglia ha ottenuto un nuovo trasferimento in un appartamento alla periferia sud di Milano. Un cambio di alloggio avvenuto in tempi eccezionalmente rapidi. Per regolamento, infatti, servono almeno 12 mesi prima di poter presentare richiesta di trasferimento, a meno che non ci siano aggravamenti medici o esigenze documentate.

Ed è proprio la velocità dell’iter a far discutere. Secondo il Partito Democratico, ottenere una nuova sistemazione in così poco tempo è un'eccezione. In genere, chi ha bisogno di trasferirsi deve affrontare
attese molto più lunghe, anche in situazioni delicate. 'Sarebbe bello che Aler ci abituasse a tanta rapidità', sottolineano dal PD, sollevando dubbi sulla gestione delle tempistiche e chiedendo che lo stesso trattamento venga riservato a tutte le famiglie in difficoltà