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Videonews


20/02/2025 17:39
È durato tutto circa un minuto, così come si può vedere dal video che ha registrato la violenta sparatoria andata in scena nel tardo pomeriggio di sabato 15 febbraio in una panetteria a Gambara, Milano. L’autore del gesto, Raffaele Mascia, 21 anni e figlio del titolare del locale esce dal retro della bottega. Si chiude la porta alle spalle e si avvicina ad uno sgabuzzino sul retro, il suo rifugio in cui gli agenti della squadra mobile di Milano hanno trovato un manganello telescopico, una katana e uno storditore elettrico.

Poco dopo rientra nel locale: pochi secondi e dalla sua una calibro 38 esplodono 6 colpi.

Una rabbiosa scarica: quattro pallottole trafiggono e uccidono Ivan Disar, ucraino di 46 anni. Altri due finiscono nel fianco di un amico connazionale presente in panetteria.

Mascia esce dalla stessa porta sul retro, sistema la pistola dietro ai pantaloni e scappa dal cancello al civico 4, di fianco alla panetteria.

Poco dopo, si vede il titolare del locale, nonché padre del 21enne, uscire dalla stessa porta da cui era uscito poco prima il figlio. Lo chiama, due volte, ma ormai di lui si sono perse le tracce.

Raffele verrà ritrovato lunedì 17 febbraio in zona Porta Genova. Dopo essere stato arrestato è stato condotto presso il carcere di San Vittore.

Negli interrogatori avvenuti con il gip nei giorni seguenti aveva detto che aveva reagito sparando perché sarebbe stato minacciato dai due e per quello avrebbe reagito, perdendo la testa

Giovedì 20 febbraio, di fronte al gip Luca Milani, ha deciso invece di avvalersi della facoltà di non rispondere, così come ci conferma la sua legale, l’avvocata Valentina Camerino.

La difesa punta a far cadere l'aggravante dei futili motivi e a far considerare l'attenuante della provocazione. Il giudice dovrà decidere sulla convalida del fermo e sulla richiesta di custodia cautelare in carcere per pericolo di reiterazione, fuga e inquinamento probatorio formulata dal pm Carlo Enea Parodi. Provvedimento atteso per venerdì.