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13/03/2025 15:39
Una casa pagata ma mai abitata, alcune rimaste ancora solo sulla carta, altre non ancora finite. Un investimento costruito con anni di sacrifici, oggi sospeso in un limbo. È la realtà che vivono 1.600 famiglie a Milano, bloccate dal sequestro dei numerosi cantieri coinvolti nelle inchieste della Procura milanese sull’urbanistica. Le indagini hanno portato alla luce presunte irregolarità nei permessi di costruzione, gettando nell’incertezza centinaia di acquirenti.
Tra loro c’è Filippo, un giovane che aveva acquistato un bilocale di 50 metri quadri nelle Residenze Lac di via Cancano, un grattacielo affacciato sul Parco delle Cave. Il cantiere è fermo dal 19 luglio 2024 quando la guardia di finanza vi ha affiso il sigillo di sequestro e il futuro di questi proprietari è appeso a un filo.
Filippo ha investito circa 95 mila euro, frutto dei suoi risparmi e del supporto della sua famiglia. Come lui, molte altre famiglie si trovano in una situazione drammatica: chi ha versato soldi su carta e ora non sa se vedrà mai la propria casa, chi ha un mutuo da pagare senza poterci abitare. Il comitato "Famiglie Sospese – Vite in Attesa" si è formato proprio per dare voce a queste persone e chiedere risposte chiare alle istituzioni.
Le speranze degli acquirenti delle residenze Lac sono legate al ricorso presentato dal costruttore, con la Cassazione che sarà chiamata a esprimersi ad aprile. Intanto, l’incertezza logora i proprietari coinvolti, che si sentono abbandonati. Per questo sabato 15 marzo alle 11:30 il comitato organizza un presidio davanti a Palazzo Marino: un'occasione per raccontare le loro storie e chiedere soluzioni concrete.