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19/11/2024 18:07
Un evento su disabilità e inclusione cancellato perché la sala scelta era inaccessibile. Sembra una provocazione, ma è quanto accaduto a Milano durante BookCity, dove la presentazione del libro L’errore. Storia anomala della normalità di Fabrizio Acanfora è saltata, lasciando dietro di sé indignazione e polemiche.

A denunciare il paradosso è Valentina Tomirotti, attivista e giornalista, invitata come relatrice, che si è trovata bloccata davanti a una scalinata senza vie alternative per raggiungere la sala.
“Milano, capitale dell’inclusione?” verrebbe da chiedersi, guardando la foto condivisa sui social da Tomirotti che la ritrae in cima alle scale, sulla sua carrozzina. "Organizzare un evento in un luogo
che esclude le persone con disabilità non è solo una leggerezza: è una discriminazione. Ed è inaccettabile."

La vicenda si è svolta presso la Fondazione Ambrosianeum, dove non erano previsti accessi alternativi per raggiungere la sala. Le scuse degli organizzatori, tra cui il classico “sapevamo che lo
spazio non era accessibile” o “faremo tesoro di questo errore”, non hanno fatto altro che peggiorare la situazione.

Tomirotti non usa mezzi termini: “Segnalare la non accessibilità non è una giustificazione, è un’ammissione di colpa. Dire a qualcuno che non può partecipare è come dire che la sua presenza non conta." Il fatto che il tema fosse proprio l’esclusione ha reso l’episodio ancora più amaro. Milano si presenta come capitale della cultura e modello di modernità, ma episodi come questo dimostrano che l’inclusione è spesso solo una parola vuota. Finché l’accessibilità sarà trattata come un’opzione e non come un diritto, la porta resterà chiusa per molti.