Il ponte sul Ticino dovrebbe essere pronto nel giro di un mese, ma l’inaugurazione non sarà prima della primavera-estate 2023.

«Parliamo infatti della mera costruzione dell'infrastruttura - precisa il capo cantiere Carlo Bruggi - perché poi ci saranno tutte le opere accessorie, come la rimozione delle torri e le scalette provvisorie, la parte dei marciapiedi, lo sgombero dai mezzi di costruzione. Insomma, non ci sarà ancora una vera e propria consegna dei lavori, anche perché al di là del collaudo amministrativo, la Provincia dovrà poi fare il collaudo esecutivo, quello che riguarda la viabilità».

L’onorevole Elena Lucchini ha ottenuto l’approvazione di un ordine del giorno da lei promosso che impegna il Governo a stanziare il finanziamento aggiuntivo di circa 5 milioni di euro, necessari alla copertura dell’aumento dei prezzi dei materiali da costruzione, che è indispensabile per poter procedere con la realizzazione della viabilità di accesso al ponte.

La Provincia ha stanziato ulteriori 132.034 euro a favore del Consorzio Pangea per l’aumento dei materiali già inseriti nel fondo per gli imprevisti.

La Provincia ha affidato allo studio tecnico agroforestale Terra Viva di Vigevano l’incarico per gli interventi di compensazione e di mitigazione ambientale per un importo di circa 34 mila euro.

Le opere di compensazione non sono ancora state eseguite per via di continue richieste di modifiche progettuali, sia da parte del Comune che del Parco del Ticino, e per la situazione dell’area Bocca non ancora del tutto chiara.

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