Detenuto malmena medico

  • Categoria: Territorio
  • Pubblicato: Giovedì, 21 Luglio 2022 08:12
  • 21 Lug

Un dottore è stato preso a calci e pugni da un detenuto dell’istituto penitenziario di Vigevano, è stato portato in pronto soccorso, ma non essendo il medico un libero professionista, non è coperto dall'infortunio sul lavoro come previsto dai contratti nazionali.

«La carenza di agenti della polizia penitenziaria ha costretto il medico a percorrere il tragitto in mezzo alle celle dei detenuti nuovi arrivati – spiega Patrizia Sturini, segretaria provinciale Fp Cgil in un’intervista a La Provincia Pavese -. Abbiamo più volte evidenziato i rischi corsi da chi lavora in queste strutture. Gli istituti di Vigevano e Voghera hanno difficoltà a trovare medici e infermieri. A loro non è riconosciuta nessuna indennità di rischio, nonostante sia stata richiesta più volte dai lavoratori che si sono rivolti alla Cgil. È negata anche l'indennità denominata Serd, che non è concessa anche se il contratto prevede che ne abbia diritto chi somministra la terapia sostitutiva ai detenuti. Questi trattamenti sanitari sono eseguiti dal personale sanitario nelle carceri in assenza del personale del Servizio dipendenze. Allora cosa chiediamo di più a questi lavoratori, che sembrano fantasmi, eppure offrono un servizio che non tutti sono disposti a svolgere? La loro sicurezza, come quella di tutti, deve essere al primo posto. Questi professionisti hanno assistito pazienti positivi al Covid, con tutte le difficoltà legate al contesto, hanno sempre dato la disponibilità per la campagna vaccinale negli istituti penitenziari e hanno garantito la copertura dei turni. È ora di riconoscere anche a loro dignità e rispetto della professionalità».