PROGETTO “CARLO ZANOLETTI”

SPAZIOB – ARTE IN VIGEVANO – COMUNE DI VIGEVANO

Antologica 23 settembre – 22 ottobre 2017

Inaugurazione sabato alle ore 11 Sala dell’Affresco nel Castello Sforzesco

La volontà di costruire un progetto sull’artista Carlo Zanoletti nasce dal desiderio di rendere omaggio al pittore vigevanese che più limpidamente ha espresso i valori e le peculiarità del nostro territorio, attraverso una pittura profondamente personale, autentica e nel contempo intimamente legata al pensiero artistico del novecento.
Lo testimoniano i critici che si sono occupati delle sue opere, De Grada, Borghese, Passoni, Soldini, Lepore, Zanchi, Ferro Monteverdi, Villani, Lajolo e i numerosi riconoscimenti ottenuti durante la sua lunga carriera, dalla Biennale di Venezia, al premio Suzzara, ai due Ambrogini d’Oro, alla Medaglia d’Oro della Città di Milano.
Con i figli Paolo e Alberto e con diversi esponenti della cultura vigevanese, Spaziob, promotore del progetto, ha condiviso la consapevolezza che esistono alcuni buoni motivi per approfondire, proprio in questo periodo, l’arte e le opere di Carlo Zanoletti.
Il primo motivo è legato al fattore tempo: l’ultima “antologica”, patrocinata dal comune di Vigevano e ospitata nelle sale del Maschio del Castello Sforzesco, risale al dicembre del 1977, cioè a quarant’anni fa.
Il secondo è legato alla volontà di ricollocare artisticamente, a distanza di vari decenni, la figura del pittore vigevanese, costruendo su di lui un taglio critico contemporaneo, analizzandolo sotto una nuova luce per inserirlo a pieno titolo nel percorso pittorico del novecento italiano. Come ha scritto Pier Angelo Soldini nel 1932: “È l’unico artista vigevanese che senta e coltivi con intelligenza l’arte moderna“.
Con questa iniziativa si potrà inoltre procedere con il lavoro di catalogazione della sua produzione artistica iniziato da Federica Rabai con la sua tesi “Geometrie di un fiume. L’opera di Carlo Zanoletti”.
Il terzo motivo, forse il più ambizioso, è quello di cogliere l’occasione per trasformare la figura e il valore di questo grande artista vigevanese in un volano culturale, capace di diventare epicentro e punto di partenza di una nuova età della cultura per la città di Vigevano e per tutti i movimenti, associazioni ed artisti che in questi ultimi anni sono tornati a farsi sentire e a “farsi vedere”. Un’operazione già avvenuta con successo in campo letterario grazie alla figura di Lucio Mastronardi.
Per questi motivi, il ragionare di nuovo sull’arte e le opere di Carlo Zanoletti deve partire da Vigevano e dal suo territorio e poi allargarsi in uno scenario più ampio, che ripercorre quel tragitto fatto dallo stesso Zanoletti: pensiamo alle numerose mostre milanesi prima e dopo la guerra, alla partecipazione alla XXV° Biennale di Venezia nel 1950, ai due Ambrogini d’Oro ricevuti nel 1970 e nel 1973, alle diverse partecipazioni, su invito, al Premio Suzzara.
L’idea, quindi, è stata quella di iniziare con una “tappa zero” nella sua città natale, per poi spostarsi in ambiti più estesi, ripercorrendo quella “lunga e tortuosa linea” che lo stesso Zanoletti dipinse durante tutta la sua carriera: il Ticino e la sua regione.
La “tappa zero” di questo percorso parte dalla mostra antologica di settembre pensata come una mostra “diffusa”: una mappa della città individuerà le tre sedi principali – Strada Sotterranea del Castello Sforzesco, Sala 10 della Pinacoteca Civica “C. Ottone” presso il Castello Sforzesco, Spaziob all’interno di Palazzo Sanseverino – e i luoghi dove sono presenti opere dell’artista (da Palazzo Esposizione, alla Chiesa della Madonna Pellegrina, ecc.).
L’inaugurazione della mostra si terrà sabato 23 settembre alle ore 11.00 presso la Sala dell’Affresco; dopo una breve presentazione del progetto da parte dei responsabili di Spaziob e l’introduzione ai contenuti della mostra da parte dei curatori, ci si sposterà alla Strada Sotterranea per l’inaugurazione ufficiale della mostra.
Contestualmente all’inaugurazione della mostra verrà presentato il catalogo cartaceo edito da Cairo Publishing con il marchio “Editoriale Giorgio Mondadori”.
Il progetto artistico nasce da un’idea dell’associazione culturale Spaziob (Davide e Giuseppe Buscaglia, Carla Gioetto). I curatori sono Fortunato D’Amico, curatore indipendente, promotore di ricerche interdisciplinari ed esperienze multiculturali applicate ai processi creativi e progettuali, e Federica Rabai, curatrice del Museo del Paesaggio a Verbania.
All’interno del libro sono presenti due importanti contributi critici: il primo a firma di Maria Flora Giubilei, direttrice dei Musei di Genova Nervi e il secondo a firma del Prof. Giuseppe Castelli, critico d’arte.
Durante il mese della mostra (23 settembre – 22 ottobre) si svilupperà un programma di eventi – incontri – conferenze per “coinvolgere” l’intera città: obiettivo è quello di approfondire la conoscenza dell’Artista e più in generale i temi dell’arte, della pittura e del territorio. La volontà e forse il desiderio, è di tramutare questa operazione culturale in “operazione sociale”, con una ricaduta positiva su tutta la città.