Scatta il sequestro di trentamila capi di abbigliamento recanti l'etichetta «Made in Italy», scoperti dai militari della Guardia di Finanza in un capannone di viale Industria a Vigevano. 

A seguito del blitz sono stati sequestrati anche centomila giocattoli potenzialmente pericolosi in quanto privi del marchio «CE».

La perquisizione del capannone, inoltre, ha consentito di rinvenire anche numerosi scatoloni che contenevano ben 250mila cartellini riportanti la solita falsa indicazione di «Made in Italy» e probabilmente preparati per essere attaccati a capi di abbigliamento in arrivo dai paesi asiatici.

«Il valore complessivo della refurtiva – si legge in un comunicato del Procuratore della repubblica Fabio Napeolone – ammonta a circa un milione di euro, denaro che, senza l'indagine della Guardia di finanza, avrebbe costituto un profitto illecito dell'imprenditore».

Il titolare dell'attività commerciale vigevanese è stato segnalato alla Procura della Repubblica di Pavia con l'accusa di frode in commercio.

I controlli della Guardia di finanza di Pavia proseguiranno anche nelle prossime settimane presso alcuni centri commerciali del territorio per verificare che la provenienza della merce sia specificata con chiarezza.

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