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23/04/2025 17:03
Al Politecnico di Milano sono passati all’azione, e per per farlo, hanno messo in cattedra l’intelligenza artificiale. Obiettivo: evitare che gli studenti mollino tutto prima della laurea.
Grazie a modelli di machine learning – sì, quelli che imparano da soli analizzando montagne di dati – il Politecnico ha passato al setaccio i percorsi di oltre 110 mila matricole di Ingegneria dal 2010 al 2019 e dieci milioni di eventi registrati tra esami, iscrizioni, crediti guadagnati.
Incrociando queste informazioni, il sistema oggi è in grado di individuare in anticipo chi rischia di abbandonare il percorso che porta alla corona di alloro. E a quel punto, parte l’intervento: tutoraggi personalizzati, supporto psicologico, accompagnamento continuo. Anche con piccoli segnali di motivazione, come badge digitali per chi partecipa ai programmi di aiuto tra pari.
Il risultato? In dieci anni, il tasso di abbandono è sceso dal 20% al 10%. Tagliato della metà. Gli studenti che raccolgono pochi crediti nel primo semestre sono i più esposti al rischio di lasciare. Al contrario, chi parte bene ha molte più probabilità di concludere il percorso.
E non è tutto: anche il sostegno economico fa la differenza. Chi riceve borse di studio, è meno propenso a fermarsi lungo la strada.
Un progetto che guarda lontano: aumentare il numero di laureati e costruire un’università più inclusiva. Anche con l’aiuto degli algoritmi.