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14/04/2025 16:10
Non sarà una campagna elettorale come le altre. A Milano il centrodestra ha già acceso i riflettori. La parola d’ordine è una: vincere. Matteo Salvini, nel ruolo doppio di vicepremier e segretario della Lega, si dice pronto. Ha già incontrato diversi profili “di alto livello”, civici ma non solo, che si sono messi a disposizione per un progetto chiaro: voltare pagina dopo le amministrazioni di Pisapia e Sala.
Nel frattempo, i moderati non stanno a guardare. Maurizio Lupi ha riunito oggi il suo partito a Palazzo Pirelli per presentare proposte in tema di sicurezza, attaccando frontalmente il sindaco di milano beppe sala. Secondo il leader di Noi Moderati, Milano è stata abbandonata a sé stessa, in balia della devianza giovanile e della mancanza di visione. O Sala si dimette, o comincia a fare il sindaco: il messaggio è arrivato forte e chiaro.
Dal fronte delle regionali, arriva, invece, la voce del capogruppo leghista al Senato Massimiliano Romeo, che rivendica con orgoglio la guida di regioni chiave come Veneto, Lombardia, Trentino e Friuli. La Lega, dice, ha dimostrato di saper governare e non intende cedere il passo, neanche agli alleati. Secondo Romeo, i rapporti di forza sono sì cambiati ma i dati delle regionali, dove la lega resta più forte, parlano un’altra lingua rispetto a quelli delle politiche. E comunque — rassicura Romeo — si troveranno compensazioni, perché la stabilità della coalizione viene prima di tutto. I nomi? Per ora nessun spoiler.
Intanto per chi stuzzica il leader del Carroccio su un possibile cambio al Viminale, Salvini risponde con diplomazia: ma la sensazione è che il leader leghista non abbia affatto messo da parte le sue ambizioni.