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10/07/2025 17:29
A Milano le corsie preferenziali non sono più soltanto spazi riservati al passaggio rapido dei mezzi pubblici: stanno diventando il simbolo di una città che guarda al futuro della mobilità. Non è un caso che il sindaco Beppe Sala abbia scelto proprio uno dei cantieri più strategici, tra piazzale Stuparich e piazzale Zavattari, per rilanciare il grande piano delle linee circolari 90 e 91.

L’obiettivo è chiaro: rendere più efficiente, sicura e sostenibile la rete del trasporto pubblico, anche attraverso l’innovazione. In questo tratto, infatti, non solo si sta costruendo una nuova corsia protetta, ma sarà anche una delle prime in città a ospitare test su mezzi a guida autonoma. Un salto tecnologico che potrebbe rivoluzionare il modo in cui ci si sposta a Milano.

Il progetto complessivo – un investimento da 50 milioni di euro – punta a creare entro il 2027 un anello continuo di 21 chilometri dedicato agli autobus elettrici, riducendo i tempi di percorrenza e migliorando la qualità dell’aria. Ma non si tratta solo di mobilità: ogni intervento è accompagnato da una trasformazione urbana profonda. Ai cordoli e alle rotonde si affiancano nuove aree verdi, piste ciclabili, marciapiedi più accessibili e persino “rain gardens”, spazi pensati per la gestione naturale dell’acqua piovana.

E non finisce qui. Il piano si estende ad assi strategici come viale Umbria e piazzale Caiazzo, dove i cantieri porteranno non solo nuove corsie riservate, ma anche più verde, marciapiedi rialzati, spazi ciclabili e infrastrutture più moderne. In via Pergolesi, via Piccinni, piazza Cappelli: ogni intervento parla di una Milano che vuole diventare più fluida, più verde, più vivibile.