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25/03/2025 18:12
L’urbanistica e lo stadio sono le due spine nel fianco – solo le ultime in ordine di tempo – che assillano il Comune di Milano negli ultimi tempi. Spine che hanno portato a galla una parola su tutte: “dimissioni”.
Da quando la procura ha scoperchiato il vaso dell’urbanistica, dal centrodestra le richieste al sindaco Sala di fare un passo indietro si sono moltiplicate, fino a diventare quotidiane.
A prendere la palla al balzo e dare seguito alle richieste è stato Maurizio Lupi, leader di Noi Moderati, oltre che milanese di nascita. “Il centrodestra è prontissimo – ha affermato – e bisogna solo ragionare su un programma che sia serio. Se Sala si dimetterà – ha aggiunto Lupi – saremo assolutamente pronti ad assumerci la responsabilità di governo di Milano".
Certo la politica che si fa con i se e i ma lascia il tempo che trova, ma il sindaco Sala ha comunque voluto replicare così.
Sulle piattaforme di raccolta firme online, due petizioni hanno radunato appena 500 sottoscrittori, mentre lo scorso fine settimana Fratelli d’Italia ha anche aperto alcuni gazebo in città per cercare altre firme.
Più che lo stadio – su cui i punti oscuri sono ancora troppi – il tema della discordia è soprattutto l’urbanistica, con i molti cantieri bloccati e le prime misure cautelari disposte dalla procura, mentre ci sono famiglie che hanno investito i risparmi di una vita in case che ora rischiano di essere dichiarate abusive.
Il sindaco proverà a mettere una toppa – almeno dialettica – nei prossimi giorni, come ha spiegato lui stesso.