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24/04/2025 10:42
In una città dove trovare casa è ormai una corsa a ostacoli, il Partito Democratico prova a rimettere al centro il diritto all’abitare. Il gruppo regionale ha depositato in Consiglio una proposta di legge che punta a dare ai Comuni – a partire da Milano – strumenti reali per contenere gli effetti distorsivi degli affitti brevi, diventati in pochi anni una delle cause principali del caro casa e del caro affitti.
Nel mirino non c’è il turismo, ma l’assenza di regole che ha svuotato i centri storici di residenti e gonfiato i canoni a livelli fuori scala. La legge si ispira al modello toscano e prevede che i Comuni capoluogo, o quelli con alta tensione abitativa, possano stabilire un tetto massimo di posti letto destinati agli affitti brevi, in base alla popolazione residente e alla capacità alberghiera.
Non solo: ogni alloggio affittabile dovrebbe ottenere un’autorizzazione valida cinque anni, e i Comuni potrebbero fissare in anticipo un numero massimo di licenze per ciascuna zona. Un intervento che punta a ridurre la pressione immobiliare e a rimettere equilibrio tra mercato turistico e residenza stabile.
Ma la maggioranza di centrodestra frena. Fratelli d’Italia richiama la recente sentenza del Consiglio di Stato sul caso Sirmione, che stabilisce come i Comuni non possano imporre limiti arbitrari agli affitti brevi. Secondo il capogruppo Garavaglia, il settore è già regolato da norme chiare e il nuovo Codice Identificativo Nazionale, obbligatorio dal 2025, garantirà trasparenza senza ledere la libertà dei proprietari. Per la maggioranza, l’intervento proposto dal Pd rischia di penalizzare chi opera nel rispetto delle regole.
Ad oggi, in Lombardia resta in vigore la normativa approvata nel 2015 e aggiornata nel 2018, che ha introdotto il Codice Identificativo di Riferimento (CIR), da inserire obbligatoriamente negli annunci pubblicitari. Le multe, in caso di omissione, vanno da 500 a 2.500 euro per alloggio.
La partita ora si gioca in Consiglio regionale. Al centro, il futuro delle città: se continuare a rincorrere il turismo o restituire spazio ai residenti.