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06/05/2025 17:52
Il ricorso agli ammortizzatori sociali nel mondo del lavoro si fa sempre più insistente. E se l’economia milanese dà qualche timido segnale di ripresa, quella pavese continua invece ad arrancare. A lanciare il campanello d’allarme, in una nota, è stata la Uil Lombardia nel primo rapporto sulla cassa integrazione 2025, elaborato in base ai dati dell’Inps.
Il rapporto evidenzia in tutta la Lombardia una crescita complessiva del numero di ore autorizzate dagli ammortizzatori sociali pari al 20,3%. Una percentuale in aumento rispetto allo stesso periodo un anno fa. Mentre nella sola provincia di Milano si registra un calo del 13%. In tutto sono stati coinvolti oltre 57.500 lavoratori lombardi.
La fotografia che emerge da questo primo trimestre da gennaio a marzo è quella di un sistema produttivo fragile, in cui province e comparti sembrano ancora arrancare. Mentre altri settori riescono a reggere meglio l’urto di una congiuntura economica ancora incerta.
In difficoltà, in particolare, l’industria che rallenta praticamente ovunque. In nove province lombarde su 12 si registra un aumento significativo della cassa integrazione ordinaria, che copre fino all’80% della retribuzione giornaliera. I picchi riguardano Monza, Lodi, ma anche Pavia, dove il ricorso agli ammortizzatori sociali è aumentato del 53,2%.
Un quadro che rimane quindi molto critico per il mondo del lavoro e che, secondo la Uil, meriterebbe un’attenta riflessione e una pronta risposta da parte delle istituzioni. Regionali e nazionali.