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14/10/2024 17:39
“La nostra azienda ha sempre collaborato con tutti gli enti preposti, fornendo con la massima trasparenza dati e informazioni sul funzionamento dei suoi impianti. Inoltre non abbiamo mai ricevuto diffide in materia ambientale”. È quanto sostiene la fonderia Intals di Parona, nella risposta al Wwf Lodigiano Pavese, sul caso dei fumi neri provenienti dagli stabilimenti. Una risposta che però non ha convinto gli ambientalisti che, in una nota, sottolinea gli errori e le contraddizioni dell’azienda.
Il caso era stato documentato lo scorso maggio, con una cinquantina di episodi, ripresi dalle telecamere del Comune. Durante l’ultima consulta per l’ambiente, i dirigenti della Intals avevano attribuito il problema agli errori commessi dagli operai nel caricare il materiale nei forni per fondere l’alluminio. Questo fa sì che i fumi non vengano aspirati correttamente, fuoriuscendo dallo stabilimento e senza passare dai filtri per abbattere gli inquinanti.
“Una situazione inaccettabile, considerata la portata delle emissioni che impattano sull’ambiente e sulla salute dei cittadini”, attacca il Wwf, che si chiede come è possibile che Intals non riesca a formare adeguatamente i propri dipendenti. Critiche anche per la scelta di Intals di invocare il segreto industriale e oscurare parte dei dati sulla qualità dell’aria. “Come si può garantire la salute pubblica, se questi dati vengono considerati riservati?”, si chiede l’associazione.
Intals sottolinea come sia costantemente impegnata “in un progressivo miglioramento ambientale, in accordo con le autorità competenti, tra cui il Comune di Parona, applicando le migliori tecniche sul mercato, nei limiti della confidenzialità dei dati coperti dal segreto industriale”.
Rassicurazioni che però non soddisfano gli ambientalisti, visto che il problema dei fumi neri si protrae ormai da diversi anni. L’associazione lancia infine un appello al Comune di Parona, a cui chiede “perché non siano stati presi provvedimenti seri di fronte a un degrado ambientale di questa portata”.