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24/11/2025 19:17
I pm della Direzione Distrettuale Antimafia di Milano Leonardo Lesti e Rosario Ferracane hanno chiesto una condanna a 20 anni di reclusione per Luca Lucci, ex capo ultrà della curva Sud milanista, che sarebbe stato al vertice di una presunta associazione dedita al traffico internazionale di droga che, tra il giugno del 2020 e il marzo del 2021, avrebbe movimentato tre tonnellate di hashish, 255 chili di marijuana e 53 chili di cocaina. Una richiesta formulata nel processo con rito abbreviato, davanti alla gup Giulia Masci, a carico anche di altri 22 imputati.
Secondo le indagini della Squadra mobile della Polizia, Lucci avrebbe organizzato le periodiche importazioni di droga dalla Spagna con il nickname di “belvaitalia”; per questo filone, l’ex capo ultrà rossonero è stato raggiunto da ordinanza di custodia in carcere nel dicembre 2024.
Per quanto riguarda i coimputati, la Dda milanese ha anche chiesto una condanna a 13 anni per Rosario Trimboli, presunto narcotrafficante internazionale, altri 13 anni, poi, per Rosario Calabria, ritenuto vicino alla cosca di 'ndrangheta dei Barbaro-Papalia, 16 anni e 6 mesi per Daniele Cataldo, il vice di Lucci nella curva Sud, 12 anni e 8 mesi per Costantino Grifa e 8 anni per Roberta Grassi, presunta contabile della curva rossonera.
Lucci è però già in cella da ben prima, precisamente dal settembre 2024 dopo il blitz della maxi inchiesta della Dda milanese sulle curve di San Siro, che lo ha visto condannato a 10 anni per associazione a delinquere di stampo mafioso e tentato omicidio. Una terza richiesta di carcere intermedia è arrivata per lui anche il 18 novembre 2024, per spaccio di droga, secondo un'inchiesta del pm Gianluca Prisco e della Guardia di Finanza di Pavia su un maxi traffico con legami con cosche della 'ndrangheta. Il 4 e 9 dicembre prenderanno parola le difese.