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27/09/2023 17:41
Sulle note di “Bella ciao”, è ancora forte l’ondata di sdegno e rabbia degli animalisti, che hanno manifestato mercoledì mattina davanti alla sede di Ats, in viale Indipendenza, a Pavia, a una settimana esatta dall’uccisione dei maiali nel rifugio “Progetto cuori liberi” di Sairano.
L’abbattimento è arrivato in base alle disposizioni di Ats per contenere la peste suina africana. Gli animalisti hanno inscenato una protesta simbolica mettendosi per terra e mostrando i volti e i nomi dei maiali uccisi, durante il blitz delle forze dell’ordine, dopo 14 giorni di presidio permanente davanti al rifugio di Sairano.
Tante le persone accorse nel piazzale antistante la sede di Ats per esprimere il dissenso e far sì che quanto successo nella mattina del 20 settembre non capiti mai più.
Nei giorni scorsi la protesta degli animalisti era arrivata fino a Malta, a testimonianza dell’ondata di commozione e solidarietà all’indirizzo del rifugio “Cuori liberi”.
La “Rete dei santuari di animali liberi in Italia”, che ha coordinato la protesta, sin dal primo giorno, ha annunciato una petizione online e un corteo a Milano, sabato 7 ottobre, alle 14 con partenza dal piazzale di Regione Lombardia e arrivo a San Babila.
L’obiettivo è portare la battaglia ai piani alti, pochi giorni dopo l’udienza del Tar, fissata per il 5 ottobre, sulla richiesta di sospensiva contro l’ordinanza di Ats sulla peste suina africana. Un’udienza che, dopo i fatti del 20 settembre a Sairano, farà comunque giurisprudenza.