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02/05/2025 15:52
Medici, o troppi o troppo pochi per prendersi carico dei pazienti nelle Neuropsichiatrie infantili del territorio. A sollevare il problema è stata la segretaria provinciale della Uil che, in una nota, sottolinea come nel reparto di Neuropsichiatria infantile all’Ospedale civile di Vigevano al momento ci sia un solo medico operativo, che però andrà in pensione alla fine di giugno.
Una situazione critica, se si tiene conto che fino a non molto tempo fa erano tre i professionisti presenti nel nosocomio ducale. Il rischio, secondo la Uil, è che, a fronte del suo imminente pensionamento, già dalla metà di maggio non sia più garantita la costante presenza del medico.
La preoccupazione è che Vigevano non sia più vista come punto di riferimento per gli utenti bisognosi e che ci possano essere gravissimi disagi per i minori fragili coinvolti. Si teme inoltre che il reparto possa essere chiuso e i professionisti non possano più svolgere la loro attività nell’Ospedale civile.
Se la città ducale vive una situazione di emergenza, paradossalmente la Neuropsichiatria infantile al San Matteo di Pavia vive il problema opposto. Ovvero, stando a quanto fa sapere il sindacato, negli ultimi mesi sono aumentati i professionisti assegnati al reparto, in ambienti rimasti immutati per numero e dimensione.
Tutto questo si ripercuote sull’attività dei medici, che non hanno quindi gli spazi idonei per operare, con i disagi che ne conseguono anche per l’utenza. “Ad oggi, nonostante le numerose sollecitazioni, la situazione è ancora bloccata”, conclude la Uil, “e non abbiamo avuto nessuno riscontro”.