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15/09/2025 17:54
Il nuovo ponte ciclabile sul Po tra Bressana e Cava Manara è un’ottima notizia, così come il ripristino del tracciato originario della ciclovia Venezia Torino, ma sulla programmazione di nuove opere dovevamo far sentire la nostra voce prima: oggi ci restano i disagi per mesi di lavori e, quando questi saranno finiti, nessun miglioramento alla viabilità, anzi, per quella ferroviaria per i pendolari andrà ancora peggio.
Così il consigliere comunale di Bressana Gianfranco Ursino, riguardo al nuovo ponte sul Po della ciclabile VenTo (definito un’opera “strategica”) e, soprattutto, a quello vecchio della Milano Genova dove a giugno sono iniziati i lavori di manutenzione, che proseguiranno fino all’anno prossimo. Due vicende intrecciate. Nel primo progetto l’attraversamento ciclabile è previsto con una passerella a sbalzo da aggiungere al ponte di Bressana, ma quando i progettisti si rendono conto non si può fare, decidono di spostare l’attraversamento più a monte, vicino al ponte della Gerola. Così facendo però, tutti i paesi rivieraschi da Bressana a Cervesina resterebbero esclusi dalla VenTo, e anche il collegamento con la Greenway Voghera-Varzi.
Viene quindi ripristinato il tracciato e per attraversare il fiume si opta per ponte nuovo. Un successo, per Comuni che rischiavano di veder sfumare un’opportunità di sviluppo. Dai lavori al ponte stradale e ferroviario, al contrario - secondo il consigliere - il territorio ricaverà solo disagi: durante i lavori e, probabilmente, anche dopo. Perché sul ponte i binari restano due, mentre a nord verso Pavia e Milano e a sud verso Genova diventeranno presto 4, per consentire l’aumento dei treni ad alta velocità. Che, ovviamente, avranno la precedenza su quelli dei pendolari con prevedibili disagi: insomma un’occasione persa.