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25/03/2025 16:29
Per lavorare nei trasporti oggi serve coraggio. Non solo per affrontare il traffico, ma per resistere a stipendi bassi, turni pesanti e un crescente senso di insicurezza. Lo rivela una ricerca della Fit Cisl Lombardia, , che ha coinvolto oltre 1.500 lavoratori del settore, tra tranvieri, autisti, ferrovieri e corrieri.
Il quadro emerso non lascia spazio a dubbi: il 56% degli intervistati si dice insoddisfatto della retribuzione, insufficiente rispetto al costo della vita, soprattutto a Milano. Di media lo stipendio mensile è pari a 1874, con le donne che però guadagno il 7,6 per cento in meno degli uomini e gli stranieri l’ 11,1 in meno degli italiani. Ma non è solo una questione di soldi. La sicurezza è un tema sempre più preoccupante, con il personale che denuncia un aumento delle aggressioni.
I turni di lavoro sono un altro nodo critico: il 63,6% lamenta difficoltà nel conciliare vita privata e professionale. Chi lavora su turni registra livelli di insoddisfazione più alti su quasi tutti i fronti, dalla motivazione alla crescita professionale.
E poi c'è l’Intelligenza artificiale, vista con un misto di speranza e timore: quasi il 50% degli intervistati non sa se la propria azienda la utilizza, mentre chi è informato teme la perdita di posti di lavoro e una crescente dipendenza dalla tecnologia.
Il malcontento è diffuso: oltre otto lavoratori su dieci non escludono le dimissioni: da qui la richiesta di stipendi adeguati, maggiore sicurezza e condizioni di lavoro più sostenibili.