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27/03/2025 16:43
Affacciarsi in una delle stazioni di Milano negli ultimi mesi ha più volte significato osservare tanti nasi all’insù rivolti verso i tabelloni luminosi, mani nei capelli e sguardi frustrati dai ritardi e dalle cancellazioni.
Da Natale ad oggi, il nodo ferroviario di Milano ha registrato ben otto giornate di fuoco dovuti a guasti sulla rete, con ritardi che sono arrivati a superare anche le tre ore. E, naturalmente, la paralisi di un’area come quella del capoluogo lombardo porta conseguenze a catena sul traffico nazionale.
Se al calcolo aggiungiamo anche gli scioperi, diventati ormai un appuntamento quasi bisettimanale, l’umore dei viaggiatori è ben comprensibile.
Ma perché il nodo di Milano è così bersagliato dai problemi? E che soluzioni mette sul piatto la politica, nello specifico quella regionale?
Proposte che però convincono solo fino ad un certo punto il fronte degli ingegneri ferroviari. Benissimo parlare ad esempio di un secondo passante a Milano, certo. Ma servono soluzioni anche più sul breve periodo.