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12/03/2025 18:37
A diciotto anni dall’omicidio di Chiara Poggi, la villetta di Garlasco di via Pascoli, teatro del delitto avvenuto il 13 agosto 2007, torna sotto i riflettori.

I genitori della giovane, Rita e Giuseppe Poggi, continuano a vivere in quella casa a un solo piano, simbolo di un dolore mai sopito. All’indomani dalla notizia di un nuovo indagato per l’omicidio della figlia, Andrea Sempio, numerose sono le telecamere dei giornalisti che tornano nelle stesse posizioni di 18 anni fa.

Fino ad oggi con una nuova svolta nel caso del delitto di Garlasco.

Un omicidio per il quale è stato condannato Alberto Stasi, ma che oggi potrebbe sperare in una futura revisione del processo. Perché il nuovo nome che spunta tra gli indagati è quello di Andrea Sempio, all’epoca del delitto amico del fratello di Chiara.

Alberto Stasi, fa sapere tramite i suoi legali che ha "fiducia che sia fatta piena luce, fiducia nella verità e nella giustizia soprattutto per Chiara".

Gli avvocati di Stasi hanno escluso per ora la presentazione di un'istanza di revisione del processo: la richiesta verrà avanzata in futuro.

Per il legale della famiglia Poggi, questo “è il settimo tentativo di far cadere un giudicato ed è davvero raro, straordinario". Ha detto l’avvocato, ricordando come, dopo la sentenza definitiva, circa quaranta magistrati abbiano confermato la piena responsabilità di Stasi.

Quelli a cui rimane il dolore più grande, però, restano i genitori di Chiara: il padre, Giuseppe a bordo della sua panda nera entra ed esce dalla sua abitazione più volte durante la mattinata, senza proferire parola. Nelle scorse ore aveva dichiarato: "Dopo diciotto anni sia io che mia moglie che nostro figlio pensavamo che fosse finita….ritrovarsi di nuovo immersi in questa storia non ci fa bene. È come una ferita mai completamente cicatrizzata che all'improvviso si riapre. Brucia".