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12/03/2025 16:41
Un medico o un infermiere aggredito ogni ora. I numeri parlano chiaro: in Lombardia, n 2024, si sono registrate 5.690 aggressioni ai danni degli operatori sanitari, con un aumento del 17,7% rispetto all'anno precedente. Un dato allarmante, che tuttavia riflette anche una maggiore consapevolezza degli operatori nel denunciare episodi di violenza, sia fisica nel 25,3% che verbale nel 74,7%. Gli infermieri sono i più colpiti, con oltre il 60% degli episodi, seguiti da medici e altri professionisti. In più della metà dei casi ad aggredire gli operatori sanitari sono i pazienti stessi, seguiti dai parenti.
Regione Lombardia ha messo in campo una serie di interventi per tutelare il personale sanitario: procedibilità d’ufficio per i reati di violenza, installazione di pulsanti anti-aggressione nei pronto soccorso che nel 2024 negli ospedali milanesi è stato arrivato 286 volte. C’è poi la sperimentazione di smartwatch per le segnalazioni d’emergenza e potenziamento della videosorveglianza. L’obiettivo è garantire sicurezza negli ospedali e sul territorio.
Tra le misure più innovative, l’introduzione delle bodycam per gli operatori del 112 di AREU. Già distribuite in 400 unità, questi dispositivi fungono da deterrente e permettono di raccogliere prove in caso di aggressione. Nei prossimi mesi ne verranno assegnate altre per ampliare la copertura.
A livello nazionale, il governo ha stanziato 3 milioni di euro per installare telecamere di videosorveglianza in tutti gli ospedali lombardi. Un passo importante per proteggere chi ogni giorno lavora per garantire la salute di tutti.