Cerca nel sito

Cerca telefono

cognome o nome azienda

Videonews


20/12/2024 11:14
La dinamica dell’inseguimento ad alta velocità e la tragedia che ne è seguita con la morte di Ramy Elgaml
stanno prendendo forma grazie alla ricostruzione della polizia locale. I vigili di Milano ipotizzano che il
contatto tra il TMax, su cui viaggiavano il diciannovenne e l’amico Fares Bouzidi, e la Giulietta del
Radiomobile possa essere avvenuto ben prima dell’incrocio tra via Ripamonti e via Quaranta. Un dettaglio
che potrebbe riscrivere la storia di quella notte e rivelarsi decisivo per la consulenza tecnica disposta dalla
Procura, sotto la guida dei pm Marco Cirigliano e Giancarla Serafini.
L'inseguimento è iniziato alle 3:40 del mattino in viale Monte Grappa e ha attraversato Milano per ben otto
chilometri fino all'incrocio fatale, dove lo scooter ha perso il controllo, sbalzando Elgaml sull’asfalto. Le
immagini delle telecamere e i rilievi dei vigili descrivono una scena tesa: la Giulietta, in contromano per
superare un’auto, si è ritrovata a fianco del TMax nel momento cruciale. Un contatto, forse solo una
strisciata, potrebbe aver fatto perdere stabilità al motorino.
Sul TMax sono visibili segni che suggeriscono un possibile impatto: un piccolo graffio sopra la pedaliera e
una scalfittura sulla marmitta. L’analisi delle immagini, scattate frame per frame, mostra anche una leggera
deviazione della luce sull’asfalto, come se fosse stato scosso.
Tuttavia, alle 4:03 e 39 secondi, il mezzo sembrava ancora in equilibrio, ma nel tentativo di affrontare la
curva a sinistra, il motorino ha sbandato e f inito la sua corsa sulle strisce pedonali. Ora, i veicoli sono sotto
sequestro e custoditi dalla polizia locale. L’ingegnere Domenico Romaniello esaminerà i mezzi per capire se
il contatto sia davvero la causa della caduta del motorino. I risultati delle analisi sono attesi nei prossimi 45
giorni e potrebbero cambiare il quadro dell’incidente.