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23/10/2025 13:54
E' prevista per il 30 gennaio la sentenza del processo a carico di Massimo Adriatici, l'ex assessore alla sicurezza del Comune di Voghera che deve rispondere di omicidio volontario per la morte del 39enne Younes El Boussettaoui, ucciso con un colpo di pistola la sera del 20 luglio del 2021 in piazza Meardi. Adriatici non era presente alla seconda udienza del nuovo processo, partito dopo la riqualificazione dell'accusa da eccesso colposo di legittima difesa - appunto - a omicidio volontario.

Giovedì mattina il giudice Luigi Riganti ha ammesso i documenti prodotti dai legali di parte civile e dagli avvocati difensori dell'ex assessore: tra questi c'è anche una perizia psicologica, il verbale dell'interrogatorio di Adriatici, le testimonianze di alcuni amici e il parere di un commissario di polizia sull’arma da cui era partito il colpo. La difesa ha chiesto e ottenuto il rito abbreviato, che in caso di condanna consentirà uno sconto di pena.

Adriatici aveva proposto, in diverse occasioni, un’offerta di risarcimento ai familiari della vittima, presentando assegni per 220mila euro: la famiglia di El Boussettaoui, però, aveva sempre rifiutato. Il processo riprenderà il 26 novembre: in aula, per l'accusa, sarà presente anche il procuratore capo di Pavia, Fabio Napoleone. Una circostanza inusuale, ma che certifica l'attenzione della Procura per un caso giudiziario che ha avuto un ampio risalto mediatico a livello nazionale.