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11/10/2024 14:06
“Il sistema funziona, lo dicono i numeri, anche per la decisiva collaborazione dei cacciatori” - è quanto affermato dal presidente della Commissione regionale Agricoltura Floriano Massardi durante una recente audizione dell’assessore Alessandro Beduschi in merito agli oltre 13 mila cinghiali abbattuti in Lombardia dall’inizio della campagna di depopolamento, nell’estate 2023, quando è iniziata l’emergenza peste suina, ad oggi.
Nelle scorse ore la Regione ha nominato il comandante della polizia provinciale di Pavia Cristian Blora coordinatore lombardo delle attività di depopolamento dei cinghiali, veicolo della trasmissione del virus della Psa ai suini allevati. Il contenimento dei cinghiali, oltre che con la caccia - secondo il piano regionale - dovrà essere fatto potenziando le barriere tra i territori come le autostrade e le relative recinzioni e istituendo una fascia detta “zona bianca”, in pratica una porzione di territorio larga fino a 10 kilometri dove non è consentita la presenza del cinghiale, chiamata tecnicamente Zona di controllo dell’espansione virale.
Secondo la Commissione da mesi è in corso un servizio pubblico di prevenzione e di salvaguardia del comparto suinicolo compreso nel triangolo delle provincie di Brescia, Mantova e Cremona, dove c'e' un'altissima concentrazione di allevamenti e macelli". Insomma si prova a confinare il virus nel Pavese dove pure, dopo l’esplosione dei focolai di agosto, con una ventina di allevamenti contagiati, la situazione è tornata nella normalità, certo a fronte di migliaia di capi abbattuti e altri danni enormi per le aziende.
Durante l’incontro in Commissione è stata sottolineata l’attivazione di “bandi per sette milioni di euro destinati alla biosicurezza aziendale, e i 3,8 milioni messi in campo sempre da Regione per le agevolazioni finanziarie al comparto suinicolo”.