23/12/2025 17:13
A Milano si comincia a parlare seriamente di dopo Sala. E non è un passaggio scontato, perché per la prima volta il tema della successione entra nel dibattito politico con un nome preciso e con una cornice chiara: le primarie.
L’ipotesi di una candidatura della vicesindaca Anna Scavuzzo non viene letta come una mossa estemporanea, ma come il segnale che il centrosinistra si sta preparando ad aprire il confronto. Undici anni da vice, una delega complessa come l’urbanistica, e ora la disponibilità a mettersi in gioco: un profilo che parla a una parte ampia della coalizione.

Il punto centrale, però, non è solo chi si candida, ma come si sceglie. L’idea che prende forza è quella di primarie vere, non di partito ma di coalizione, capaci di coinvolgere mondi diversi e dare legittimazione forte al prossimo candidato sindaco. Un passaggio che potrebbe rimettere in moto la partecipazione e chiarire gli equilibri interni prima della campagna elettorale.

Sul tavolo c’è anche il ruolo del sindaco uscente: disponibile ad accompagnare il percorso, ma senza forzature. Un modo per garantire continuità senza ingombrare il campo.
Mentre a destra i tempi della scelta restano incerti, nel centrosinistra qualcuno ha già detto “ci sono”. Ed è da qui che, di fatto, parte la corsa per Palazzo Marino.