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30/09/2024 16:41
Azzerati i vertici delle curve di Inter e Milan. Quali rischi per le società, mentre riemerge la foto di Salvini con Luca Lucci. La valanga di arresti che ha di fatto azzerato i vertici delle curve di Inter e Milan ha non poche conseguenze per i club stessi. La Procura di Milano ha infatti avviato un cosiddetto "procedimento di prevenzione" nei confronti delle due società, che non sono indagate al momento, ma dovranno dimostrare in un contraddittorio di aver reciso i legami con il mondo ultrà, soprattutto sul fronte della gestione dei biglietti per le partite. In caso contrario, si potrebbe arrivare ad un provvedimento di amministrazione giudiziaria per i club.
Il tema è quello della presunta sudditanza dei club nei confronti delle rispettive tifoserie organizzate su vari aspetti legati alla gestione dello stadio San Siro, come parcheggi e biglietti.
Esempio ne sono le intercettazioni emerse dagli atti, in cui i vertici della curva nord interista – e nello specifico Marco Ferdico, subentrato a Beretta dopo i fatti di Cernusco sul Naviglio – hanno contattato in più occasioni l’allenatore Simone Inzaghi per fare pressione in modo da ottenere più biglietti da rivendere a prezzi maggiorati, una delle fonti di approvvigionamento più importanti per gli ultrà.
Per la finale di Champions "ci hanno dato 1000 biglietti, ne abbiamo bisogno 200 in più per essere tranquilli", si legge in una trascrizione del 2023. A parlare è lo stesso Ferdico, che si lamenta con l’allenatore nerazzurro e gli chiede di parlare con la dirigenza interista e sbloccare la situazione.
Ma le ingerenze si sarebbero allargate anche al calciomercato della società, con contatti diretti tra i vertici ultrà e alcuni giocatori in procinto di lasciare l’Inter. E contatti simili sarebbero avvenuti anche sulla sponda rossonera, con i capicurva che hanno avuti comunicazioni dirette con il difensore Davide Calabria.
Nessun tesserato o dirigente dei club risulta però nel registro degli indagati. Al contrario, chi vi figura è un esponente di lungo corso della politica milanese. Manfredi Palmeri, regionale lombardo eletto con la lista di Letizia Moratti e consigliere comunale a Milano in una lista di centrodestra. Le accuse per lui sono quelle di corruzione tra privati in una tranche per i suoi rapporti con l’imprenditore Gherardo Zaccagni, interessato a "garantirsi l'aggiudicazione dell'appalto" per i parcheggi dello stadio di San Siro. Palmeri è infatti stato tra i manager di M-I Stadio, la società controllata da Inter e Milan per la gestione delle aree circostanti il Meazza e delle attività al loro interno. A lui sarebbe arrivato un quadro da 10mila euro – questa la tesi dei magistrati – per indirizzare la gestione dei parcheggi dello stadio durante la stagione dei concerti del 2024.
Altro tassello più politico della vicenda è invece quello che riguarda il ministro dei trasporti, Matteo Salvini, fotografato nel 2018 insieme a Luca Lucci, storico capo curva del Milan, e anche lui finito nell’elenco degli arrestati. Salvini però commenta così.