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24/11/2022 17:23
Si va verso un accordo con un risarcimento nel caso del rapimento del piccolo Eitan Biran, l'unico sopravvissuto alla strage della funivia del Mottarone. Il giudice per l'udienza preliminare del tribunale di Pavia, Pietro Balduzzi, dovrà decidere sulla richiesta di rinvio a giudizio per Shmuel Peleg, il nonno di Eitan, e il suo presunto complice, Gabriel Abutbul, entrambi accusati di sequestro di persona e sottrazione di minore dopo avere prelevato il bambino dall'abitazione della zia Aya per portarlo in Israele.

Ci sarebbe però già un accordo tra le parti, che potrebbe aprire anche la strada a un eventuale patteggiamento del nonno, con l'ok della Procura. "La prospettiva del patteggiamento è positiva perché significherebbe un'ammissione di responsabilità del reato contestato di sottrazione di minore", ha affermato l'avvocato Emanuele Zamalda che rappresenta la zia Aya, ammessa come parte civile. Le parti definiranno il patteggiamento e il risarcimento nelle prossime settimane: l'udienza è stata quindi rinviata al 13 dicembre.

Secondo le accuse, la mattina dell’11 settembre del 2021 Shmuel Peleg e Gabriel Abutbul avevano prelevato il bambino dalla casa della zia a Travacò Siccomario e lo avevano portato in Israele con un aereo privato. Ne era nato un lungo contenzioso giudiziario, conclusosi con la decisione della Corte Suprema israeliana che aveva disposto il rientro di Eitan in Italia. Nel dicembre scorso il Tribunale per i minorenni di Milano aveva poi deciso di nominare un tutore "esterno" per il bambino, in sostituzione della zia. Eitan oggi vive con la famiglia di Aya, diventata tecnicamente "collocataria", in attesa che si definisca il procedimento per la sua adozione.